ATS Style
ATS Style Il Mestiere della Formazione ATS Style Il Mestiere della Formazione

ATS Style

Il Mestiere della Formazione

ATS Style

Noi di ATS non ci siamo fermati prima, durante e non ci fermeremo dopo il Covid.

Lavorando da casa e dall’ufficio abbiamo continuato ad occuparci dei nostri clienti acquisiti e consolidati e, perché no, dei nostri clienti futuri.

Nei mesi ‘sospesi’ abbiamo lavorato e rinnovato la nostra offerta di corsi online, webinar e in aula, o meglio in presenza, come si dice ora.

Non ci siamo mai fermati facendo tesoro del tempo chiuso in una bolla e siamo più pronti che mai a soddisfare qualsiasi esigenza il mondo dei trasporti e non solo abbia ad affrontare.

La Cultura della Sicurezza è un valore aggiunto a qualsiasi settore del lavoro, non solo quello dell’aviazione e del trasporto in generale.

Occorre espanderla il più possibile, occorre non presentarla come un mero obbligo di legge, ma come una reale e tangibile salvaguardia per ciascuno di noi.

E’ sciocco e controproducente pensare che la Sicurezza è fatta solo di persone con divise da poliziotti o guardie giurate, è sciocco e inutile pensare ‘tanto non mi riguarda’, è sciocco e avventato pensare ‘a me non succederà mai’.

Formare e informare è una condivisione, è uno scambio che, se applicato alla realtà quotidiana di qualsiasi attività lavorativa, diventa un valore aggiunto.

Non sciorinare meramente delle regole e dei concetti, ma spiegarne il senso logico e l’applicabilità, questo è l’ATS Style. Costruire delle slides, dei video, delle immagini radiografiche che piacciano innanzitutto a noi e che poi possano essere condivise con i nostri corsisti e possano essere subito intese e capite, questo è l’ATS Style.

Le nostre stesse consulenze nelle aziende non sono svolte per ‘superare le ispezioni Enac’, ma per lavorare in totale sicurezza. Anni fa per esempio diversi Agenti Regolamentati e i loro responsabili della Sicurezza in Svizzera persero la certificazione perché durante le ispezioni dell’Autorità Competente era stata evidenziata la mancanza di aggiornamenti nella formazione.

A noi capita spesso di ricevere richieste urgenti di formazione a seguito di una visita ispettiva. Così come ci capita con una certa frequenza di ricevere richieste per corsi iniziali di A2 per poi scoprire che gli screener avevano già fatto quel corso, ma l’azienda di appartenenza non aveva provveduto a far frequentare loro i corsi di aggiornamento per cui si ritrovano a dover riaffrontare un corso daccapo.  E’ oltremodo assurdo oltre che più costoso che non monitorare le scadenze dei corsi senza possibilmente che se ne accorga prima l’Enac. La cosa è anche facilmente evitabile se si fanno con serietà le audit interne (peraltro anch’esse obbligo di legge – Reg. 300/2008) e si presta la dovuta attenzione alla formazione e ai relativi aggiornamenti. A tutt’oggi ci sono aziende convinte che i corsi li debbano fare solo i supervisori (scoperto, o meglio riscoperto, durante un recente webinar per un importante handler di un altrettanto importante aeroporto) che poi li spiegano a tutti gli altri. Follia! Questo significa non dare la giusta importanza alla formazione e di conseguenza lavorare male.

Ci sono peraltro aziende che dedicano la giusta attenzione alla formazione, che comprendono che un autodidatta può essere bravo, ma una persona formata e informata sarà eccellente.

Spiegare agli addetti al magazzino per esempio che quando maneggia i colli di merce e li osserva sta già contribuendo alla sicurezza poiché sarà l’unico che potrà notare se ci sono eventuali segni di manomissione e potrà segnalarli al proprio supervisore e agli screener che faranno maggiori controlli su quella spedizione...

Spiegare ai magazzinieri che sono loro a mettere e togliere un sigillo da un camion e anche quello è un controllo di security …

Spiegare ad un addetto all’accettazione della merce che l’attento controllo dei documenti della merce è un controllo di sicurezza e che, se non fatto al meglio, potrebbe inficiare il controllo screening successivo…

E ancora spiegare ad una commessa di un negozio piuttosto che al tecnico degli ascensori di un aeroporto, di una stazione ferroviaria, di un porto, ecc. che un bagaglio incustodito è un possibile pericolo e che c’è una procedura specifica da osservare e adottare per la sicurezza propria e altrui…

Spiegare che quando per certe destinazioni di voli chiedono al passeggero di chi è il bagaglio, chi lo ha preparato ecc. c’è alle spalle un attentato evitato proprio grazie a quelle domande …

Spiegare l’importanza del controllo dei dipendenti aeroportuali portando alla luce operatori dell’aviazione che hanno compiuto o tentato di compiere in anni recentissimi attentati contro l’aviazione civile …

Spiegare ad un addetto alla sicurezza che un terrorista è un essere umano e non un essere soprannaturale e pertanto commette degli errori e dunque si tratta di cogliere gli errori e fermarlo per tempo prima che possa causare delle vittime. E se non si riesce a fermarlo è perché abbiamo lasciato intravedere dei buchi da cui è passato e non necessariamente perché ci è sfuggito un genio del terrore …

ATS fa inoltre parte di un’associazione, Forum Security, attiva nelle scuole per la promozione della Cultura della Sicurezza.

E non da ultimo partecipa e promuove conferenze il cui tema, inutile sottolinearlo, è ovviamente la Sicurezza a 360 gradi.

Insomma, questo e molto altro è l’ATS Style.

Pertanto, vi invitiamo a partecipare ai nostri corsi di formazione con lo spirito non soltanto di dover adempiere a un obbligo di legge, ma di partecipare e compartecipare ad una cultura di arricchimento e di passione per una materia importante che non deve essere bistrattata ma osservata, pensata e attuata nell’interesse comune.