Santiago-Ruiz era un pericolo per la società
Santiago-Ruiz era un pericolo per la società Febbraio 2017 Aviation Security International Santiago-Ruiz era un pericolo per la società Febbraio 2017 Aviation Security International

Santiago-Ruiz era un pericolo per la società

Febbraio 2017 Aviation Security International

L’ 11 settembre 2001 19 terroristi cambiarono il mondo e il modo in cui noi vediamo la sicurezza aerea…ma non, apparentemente, il modo in cui la minaccia è valutata. 15 di loro provenivano dall’Arabia Saudita, due dagli Emirati Arabi, uno dall’Egitto e un altro dal Libano. Nell’altro attacco contro gli interessi dell’aviazione americana Richard Reid, il bombarolo delle scarpe, era britannico, e Umar Farouk Abdulmuttalab, il bombarolo delle mutande, era nigeriano.  Secondo New America, “Dei 20 terroristi jihadisti letali degli Stati Uniti dopo l’11 settembre: tre sono afro americani, tre arrivano da famiglie originarie del Pakistan, uno è di una famiglia originaria dei Territori Palestinesi, due sono arrivati dalla Russia quando erano bambini, uno è emigrato dall’Egitto e ha condotto il suo attacco una decade dopo essere entrato negli Stati Uniti, e ciascuno di loro aveva famiglie originarie del Kuwait e dell’Afghanistan”. Eppure Donald Trump firma un Ordine Esecutivo per cui coloro che arrivano da Iraq, Siria, Sudan, Iran, Somalia, Libia, e Yemen devono essere la nostra prima preoccupazione. Ma voglio focalizzare l’attenzione su un altro attacco sul suolo di un aeroporto americano. Quello del 6 gennaio quando Santiago Ruiz, un cittadino americano nato in New Jersey e veterano della guerra in Iraq, è atterrato a Fort Lauderdale, preso il proprio bagaglio dal carosello dei bagagli, è entrato in un bagno, ha caricato una Walther PPS 9mm semi-automatica, è tornato verso l’area degli arrivi incominciando a sparare a casaccio, uccidendo cinque persone e ferendone oltre 40 (otto delle quali per i rimbalzi delle pallottole, il resto per il caos generato). Questo, tuttavia, non è stato un fallimento del sistema della sicurezza aerea. Il fatto che Santiago-Ruiz aveva lasciato la sua residenza temporale al Qupqugiaq Inn ad Anchorage, per recarsi in aeroporto e imbarcarsi su un volo della Delta per Minneapolis, con coincidenza per Fort Lauderdale, con un’arma è irrilevante. Avrebbe potuto anche risiedere in Florida, andare in aeroporto e condurre la stessa atrocità senza neanche imbarcarsi su un aereo. Vi sono una moltitudine di ragioni per cui degli individui potrebbero, con i documenti in ordine, essere in grado di registrare armi su un volo: per partecipare ad eventi sportivi, caccia, come membri delle forze dell’ordine, per l’utilizzo in scene di teatro e come collezioni storiche tanto per menzionarne alcune. E’ una pratica accettata globalmente. Per fare ciò i possessori di armi dovrebbero portarle in aeroporto nel punto di partenza e recuperarle all’arrivo. Potremmo insistere affinché le armi fossero sempre spedite e mai portate in un terminal di aeroporto, ma così come per altri protocolli di sicurezza, sono le persone che hanno l’incombenza. Opinabile comunque l’abilità di Santiago-Ruiz di portare un’arma ovunque, lasciando perdere per un attimo l’aeroporto. In fondo alle vittime innocenti di questa atrocità è accaduto di essere al terminal 2 dell’Aeroporto Internazionale di Fort Lauderdale, ma avrebbero potuto essere in un centro commerciale, a teatro, ad un evento sportivo o in visita ad un’attrazione turistica.  Questo attacco di gennaio è avvenuto nell’area aperta al pubblico di un aeroporto e vi sarà sempre una linea che delineerà l’inizio e la fine di una zona ristretta.

Qualcuno ha espresso preoccupazione per il fatto che questo attacco ha dimostrato la debolezza della sicurezza aerea. Hanno attirato l’attenzione sulla facilità con cui coloro che erano all’interno del terminal hanno avuto accesso alla rampa quando è iniziata la sparatoria come se ciò implicasse una mancanza di preparazione da parte del management dell’aeroporto. Eppure le uscite di emergenza sono designate e non chiuse a chiave proprio a quello scopo, per permettere alle persone di fuggire se necessario. A chi importa se le operazioni aeroportuali si fermano quando la vita delle persone è minacciata? Richiede tempo assicurarsi dopo un evento del genere di rendere di nuovo l’area sterile, ma l’alternativa sarebbe stata potenzialmente di costringere gli utenti dell’aeroporto ad andare verso la direzione del pericolo e/o impedire ai servizi d’emergenza di raggiungere l’aeroporto.  La folla era probabilmente meglio protetta e contenuta nel piazzale aeromobili. Ci saranno molte lezioni da imparare da questo evento, ma alcune di quelle fondamentali sono quelle che si suppone abbiamo imparato tanto tempo fa. Innanzi tutto l’importanza di collegare i punti in modo da proteggere la società. Santiago-Ruiz aveva servito nell’ Alaska Army National Guard, ma era stato congedato per la sua performance inadeguata nell’agosto del 2016. A novembre egli andò negli uffici dell’FBI di Anchorage per lamentarsi del fatto che la sua mente era controllata dal governo, che lo si stava costringendo a vedere video jihadisti e che la CIA voleva che si unisse allo Stato Islamico. La polizia chiese una valutazione del suo stato mentale e gli revocò temporaneamente il suo porto d’armi. Fu comunque rilasciato senza neanche andare in una unità di salute mentale né condannato per alcun crimine. I segnali erano lì, Santiago-Ruiz era un pericolo per la società. Il secondo Emendamento della Costituzione Americana sottolinea la credenza per cui “il diritto delle persone di detenere e trasportare armi non deve essere infranto”. Ma le statistiche dicono altro. Verso la fine della prima settimana di gennaio vi sono state oltre 200 persone uccise da armi negli Stati Uniti; nel momento in cui questo articolo viene scritto (10 febbraio) il numero è salito a 1.690 (esclusi i suicidi), 35 uccisioni di massa. La politica dell’immigrazione e la sicurezza dello stato stanno imponendo nuove sfide per noi tutti, in special modo quando ad esempio Hans-Georg Maassen, il capo dei servizi d’intelligence interni tedeschi, dice (il 3 febbraio) che, riguardo all’Europa, i terroristi dell’ISIS si intrufolano e si confondono tra i rifugiati. Ciò potrebbe spiegare l’Ordine a breve termine di Trump, e forse dovremmo essere diffidare dall’essere fomentati nell’attacco di follia dalla retorica dei media che sottende che questo era un ‘bando musulmano’, cosa che non era, ma un dato di fatto permanente mai conclamato. Ma sembra che l’amministrazione Trump abbia diverse ‘brutte persone’ di cui doversi preoccupare dentro casa a la vera lezione imparata dalla sparatoria di Fort Lauderdale dovrebbe essere che chiunque può rappresentare una minaccia, compresi i veterani decorati. Assicurare la rimozione delle armi dalla società nel suo complesso piuttosto che dai soli aeroporti dovrebbe essere il nostro obiettivo.