«Pur non essendo la sicurezza una materia di competenza regionale - spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte - stiamo facendo di tutto per garantire spostamenti più tranquilli agli oltre 700.000 pendolari che, quotidianamente, si spostano sui nostri treni. È anche un giusto riconoscimento a chi, tutti i giorni, si prodiga a difesa della patria». Sorte ha anche ricordato come questo Protocollo d’Intesa vada a rafforzare provvedimenti già in essere. «Proprio a dicembre - ha aggiunto - abbiamo sottoscritto un Protocollo da 6,1 milioni di euro che consentiva alle forze dell’ordine di spostarsi su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale lombardo. Allo stesso tempo abbiamo stanziato altri 3 milioni di euro per garantire il presidio di guardie giurate armate sui treni e nelle stazioni».
«Questo accordo - ha detto Cittadella - va a rinforzare l’impegno dei militari dell’esercito già presenti in Lombardia. A Milano, in particolare, sono impegnati 800 militari dell’esercito italiano nell’operazione ’Strade sicurè. Il Protocollo è ulteriormente importante perchè, estendendo la possibilità di viaggiare gratuitamente anche a chi è in borghese, non dà punti di riferimento a eventuali malintenzionati. Allo stesso tempo, i militari hanno la possibilità di intervenire più rapidamente senza svelare la propria ubicazione e identità».
«Tutto il personale - ha spiegato Frigerio - può essere chiamato a dare supporto agli operatori di bordo perchè, come prevedono le norme, i militari delle forze armate possono essere chiamati a operare come agenti di pubblica sicurezza laddove richiesto dalle forze dell’ordine». Il protocollo ha subito trovato pieno accoglimento dal comando militare esercito Lombardia di Milano e dal Corpo d’armata italiano di reazione rapida della Nato di Solbiate Olona (Varese). Quest’ultimo, unico nel suo genere in Italia, ospita circa 2.000 militari delle diverse forze armate